Nuovo server per OPPA

/, Progetti/Nuovo server per OPPA

Nuovo server per OPPA

Il progetto MyBuzi di oggi riguarda l’installazione di un nuovo server per portare a termine un importante aggiornamento hardware e software.

OPPA (Organizzazione Produttori Pesce Azzurro) di Ancona.

Si tratta di una società cooperativa che si occupa di pesca e distribuzione in Italia.
Inoltre, all’interno della struttura principale avviene quotidianamente un’asta del pesce.
Quando, alla sera, rientrano i pescherecci, la migliore offerta si aggiudica il pescato del giorno.

Criticità: importante aggiornamento software

OPPA ci ha incaricato di aggiornare il software gestionale sia per la parte contabile e amministrativa, sia per quella relativa all’asta del pesce. La vecchia versione del software, infatti, non sarebbe stata più supportata dai loro sistemi.  Server e hardware in loro possesso non avevano neanche i requisiti minimi per permettere il funzionamento di questo aggiornamento. Per cui, MyBuzi ha preparato una quotazione per un nuovo server, che garantisse maggiore potenza ma anche maggiore sicurezza in caso di ulteriori aggiornamenti e installazioni.
Inoltre, in questo modo, gli avremmo fornito la nostra assistenza e garanzia in caso di guasti.
Quella dei loro sistemi precedenti era ormai scaduta da diverso tempo.

La soluzione MyBuzi: installazione di un nuovo server

Abbiamo installato il nuovo server e creato un ambiente virtualizzato in cui far girare il software richiesto.
Ogni notte, a mezzanotte in punto, eseguirà il backup dell’intero sistema in un’unità esterna separata, detta NAS NAS (Network Attached Storage). Questo, per ottenere maggiore sicurezza in caso di disaster recovery: se il server principale, per qualsiasi motivo, dovesse bruciarsi, invece di perdere tutto il lavoro o dati acquisiti nel corso del tempo, sarà possibile recuperare tutto.
Come? Semplicemente acquistando un secondo server, senza dover riprogrammare tutto da capo. Grazie alla macchina virtuale, possiamo recuperare e far ripartire senza problemi l’ultimo salvataggio, così da non avere fermi di produzione.

E nel caso in cui entrasse un virus nel sistema? Sarà possibile fare il restore della macchina virtuale salvata il giorno precedente nel NAS esterno. L’infrastruttura che abbiamo creato permetterà di ospitare i software migrati dal vecchio server. Anche in questo caso, possiamo “riciclare” il vecchio server come backup di quello principale.

Dopo che la migrazione sarà completamente portata a termine ripuliremo tutto ciò che c’era dentro al vecchio server, reinstalleremo un ambiente virtualizzato e lo aggiungeremo come nodo 2 di backup al nodo 1 del cluster virtualizzato.

Abbiamo ricevuto dal cliente un feedback positivo: l’obiettivo di sicurezza e massima affidabilità in caso di disaster recovery è stato raggiunto.

2020-01-20T08:05:21+00:00